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Sandro Mezzadra: migranti, femminismo, capitalismo

Ringrazio infinitamente Marisa Salabelle di Pistoia per la traduzione di una importante intervista di Gorka Castillo a Sandro Mezzadra. https://ctxt.es/es/20181205/Politica/23222/Sandro-Mezzadra-migrantes-fronteras-feminismo-capitalismo-Gorka-Castillo.htm?fbclid=IwAR0DF-Iq5MT0xuePayV0BTQaxY4AZyg-PaiGmwbRPrPXQPfONY4UOZNQn_E BISOGNA SOMMARE LA FORZA DEI MIGRANTI AL MOVIMENTO FEMMINISTA PER VINCERE QUESTA BATTAGLIA GORKA CASTILLO Sandro Mezzadra (Savona, 1963) è un acuto analista dei modelli migratori di questo secolo e, da parecchio tempo, è diventato uno dei più duri critici della destra internazionale, che definisce come “brutale e violenta”. Le bolle che scoppiano sulle colonne dei suoi articoli nel Manifesto e in The Guardian risultano difficili da digerire anche per coloro che condividono le sue idee. L’ultima, noleggiare una barca per il salvataggio di migranti nel Mediterraneo, qualcosa che fino ad agosto facevano solo le ONG. Però la situazione di mi
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Come si costruisce un movimento che rivendica il reddito?

https://www.dinamopress.it/news/si-inventa-un-movimento-rivendica-reddito/ Tra il 1964 e 1968 nasce il movimento della “domanda di assistenza”. I neri dei ghetti di Detroit, Los Angeles, New York iniziano a chiedere reddito. Bussando alle porte degli uffici pubblici. Qui da noi il reddito è oramai al centro del dibattito pubblico. Come si costruisce, nelle condizioni attuali, un movimento della domanda?

A MARIELLE FRANCO. NON UN PASSO INDIETRO. NON UNA DI MENO

https://nonunadimeno.wordpress.com/2018/03/15/a-marielle-franco-non-un-passo-indietro-non-una-di-meno/ «Attivista femminista, nera, sempre in prima linea per i diritti umani nelle favelas, contro lo sterminio delle popolazioni nere è stata uccisa. Una vera e propria esecuzione: è stata freddata con diversi colpi di pistola alla testa provenienti da una macchina che ha affiancato la sua. Insieme a lei è stato ucciso l’autista e gravemente ferita una sua collaboratrice. Marielle rientrava da un evento di femministe nere dove aveva difeso le politiche educative rivolte alla popolazione povera e nera, ricordando come lei stessa fosse riuscita a fare l’Università grazie ad esse.»

Pratiche di movimento. Organizzare l'orizzontale.

«Ad ogni modo, dopo il primo esperimento di sciopero globale delle donne dell’8 Marzo 2017 e dopo la pubblicazione del  Piano femminista , il movimento Non Una di Meno sta affrontando molte sfide. Le assemblee pubbliche, tanto nazionali quanto locali, sono molto partecipate e altrettanto eterogenee.  Ci troviamo di fronte all’esigenza di organizzare un processo che per sua natura incontrollabile perché va ben al di là delle strutture organizzate, sia per la sua scala sia in termini di partecipazione . Proprio quest’esigenza ci spinge a ripensare collettivamente pratiche, discorsi e forme dell’iniziativa politica per rafforzare la nostra capacità condivisa di interrompere la produzione e riproduzione della società. Inoltre, l’8 Marzo impone la questione urgente di come rendere lo sciopero uno strumento utile non solo per le donne e i soggetti LGBTQI+, ma anche per i migranti, i precari e gli operai di tutti i generi. Dobbiamo continuare a chiederci come fare dello sciopero un’esperienz

Giso Amendola: antirazzismo, femminismo, welfare, questione meridionale. Dopo le elezioni politiche.

«1. La disponibilità alla mobilitazione antirazzista che si è manifestata da Macerata in poi è preziosa. Non si traduce in voti? Chi pensa che questo tipo di mobilitazioni si traduca nello spazio della rappresentanza o si possa giudicare da quella traducibilità non capisce bene come funzionano i movimenti sociali. Quello che resta importante è che c'è resistenza da sviluppare sul fronte dell'accelerazione autoritaria e della razzializzazione del conflitto - che è veramente il  dato più "europeo" che ci dà questo voto, del resto dato previsto (e ben ci va che il non raggiungimento della maggioranza aritmetica delle destre ci apre una conquista di tempo, il che in questi passaggi è sempre determinante). 2. Il movimento femminista globale fondamentale era e più fondamentale diventa. Ce lo spiega anche l'America antiTrump: le resistenze forti in questi tempi stretti si sviluppano fuori dal cerchio magico del Soggetto maschio autoctono. 3. C'è una questione welfare