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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

Jacques Rancière, Comune non comune

«Questa forma di comunità che esibisce il non comune e include l’irreparabile senza ripararlo è certamente molto lontana da ciò che in genere ci si aspetta dall’arte. Mi sembra tuttavia corrispondere meglio alle esigenze del nostro tempo rispetto alle proposte di un’arte riparatrice e riconciliatrice che riecheggiano in alcuni settori del mondo dell’arte. Questa formula mi sembra estremamente attuale in un mondo in cui la sorte dell’idiota che si vuole spedire in manicomio diventa quella di intere popolazioni relegate in campi ai margini del mondo comune. » http://operaviva.info/non-comune/

Daniele D'Ambra, Provincializzare il maschile

L'autore è un uomo, quando scrive nostro  intende di noi uomini : «Decentrare le forme schematiche e stereotipiche costitutive del nostro modo di pensare e di pensarci, andare oltre una critica che evita di metterne in discussione la centralità sul piano individuale, sociale, politico. Finché il maschile rappresenterà il riferimento universale attraverso cui pensiamo l’Altr@ non c’è modo di non esserne vittima e artefice.» https://nonunadimeno.wordpress.com/2017/11/28/verso-il-25-novembre-provincializzare-il-maschile/

Judith Revel, TRA POLITICA ED ETICA: LA QUESTIONE DELLA SOGGETTIVAZIONE

«Lo ridico qui per volontà di chiarezza: quando parlo di “soggettività autonome”, non intendo dire che queste soggettivazioni si facciano a prescindere, indipendentemente, da ogni forma di determinazione (sociale, storica, epistemica, politica, culturale, ecc.). Cerco semplicemente di evidenziare come, all’interno di queste “maglie” del potere – prendo qui la bella espressione di Foucault stesso –, ci sia comunque lo spazio per un tipo di soggettivazione che sbilanci la produzione di ciò che siamo in direzione di una pratica di libertà eppure sempre all’interno delle determinazioni che ci attraversano.» http://www.euronomade.info/?p=3572

nulla è immune alla rivoluzione femminista

https://nonunadimeno.wordpress.com/author/nonunadimeno/ «Ci siamo costituite come soggette rivoluzionarie inattese a livello globale e abbiamo sfidato ogni forma di sfruttamento, razzismo e crudeltà dal punto di vista di un’etica femminista che ha come proprio centro una politica della vita, e non del sacrificio. Per noi ogni corpo, ogni esistenza conta. Mettiamo in pratica qui e ora il mondo in cui vogliamo vivere.» Non una di meno, 27 novembre 2017.

Antifascismo

«È orribile, è schifoso doversi occupare dei fascisti. Non conosco nessuno che lo faccia volentieri. Se non ci fossero i fascisti, avremmo più tempo, più concentrazione per affrontare altre urgenze. Urgenze enormi, mondiali: lo sconvolgimento climatico già in corso, le siccità e carestie, la crisi idrica globale, l’esaurimento delle risorse, la devastazione del territorio, le guerre e gli esodi che tutto questo provocherà… Tutti disastri causati dal capitalismo, il modo di produzione più cieco, predatorio e di corto respiro che sia mai esistito sul pianeta.» https://www.wumingfoundation.com/giap/2017/11/predappio-toxic-waste-blues-3-di-3/

FEMMINISTA GLOBALE MIGRANTE: UNA RADICALE PRETESA DI UGUAGLIANZA CONTRO LA VIOLENZA DI QUESTA SOCIETÀ

«Se la nostra iniziativa femminista vuole davvero intersecarsi con la lotta di classe e il rifiuto dell’oppressione costruita sulla linea del colore, se vuole fare dello sciopero delle donne non solo un evento da celebrare ma la prospettiva sociale e transnazionale della nostra azione , dobbiamo opporci con tutte le nostre forze alla violenza sessuale e sociale che si impone nel governo dei confini.  »   http://www.connessioniprecarie.org/2017/10/13/femminista-globale-migrante-la-nostra-risposta-alla-violenza-sessuale-nella-societa-degli-uomini-verso-il-25n-di-non-una-di-meno/