«Lo ridico qui per volontà di chiarezza: quando parlo di “soggettività autonome”, non intendo dire che queste soggettivazioni si facciano a prescindere, indipendentemente, da ogni forma di determinazione (sociale, storica, epistemica, politica, culturale, ecc.). Cerco semplicemente di evidenziare come, all’interno di queste “maglie” del potere – prendo qui la bella espressione di Foucault stesso –, ci sia comunque lo spazio per un tipo di soggettivazione che sbilanci la produzione di ciò che siamo in direzione di una pratica di libertà eppure sempre all’interno delle determinazioni che ci attraversano.»http://www.euronomade.info/?p=3572
Commenti
Posta un commento